Ryanair sotto il Mirino: Class Action in Italia e Reclami in Europa per le Procedure di Check-in Controversie

Nel panorama delle compagnie aeree europee, Ryanair è da tempo un marchio che attira sia entusiasmi che critiche. Le procedure di check-in del vettore irlandese sono ora al centro di un dibattito che sta prendendo forma sia in Italia che in Europa, mettendo in evidenza tensioni legali, etiche e commerciali.

Fiavet-Confcommercio e la Class Action Italiana

In Italia, la Federazione Italiana delle Agenzie di Viaggio e Turismo (Fiavet-Confcommercio) ha lanciato una class action contro Ryanair, accusando la compagnia di mettere in atto pratiche sleali e discriminatorie nei confronti delle agenzie di viaggio. Attraverso una citazione davanti al Tribunale di Milano, Fiavet punta a inibire qualsiasi forma di ostacolo o discriminazione nell’acquisto di biglietteria aerea intermediata da agenzie. Questo include il controverso sistema di riconoscimento facciale introdotto da Ryanair, che impone un macchinoso sistema di verifica dell’identità del passeggero.

NOYB e il Fronte Europeo

Oltre ai confini italiani, Ryanair è stata oggetto di un reclamo presentato dall’organizzazione per i diritti digitali NOYB, guidata dall’attivista austriaco Max Schrems. Il reclamo, depositato presso l’agenzia spagnola per la protezione dei dati, contesta l’uso del riconoscimento facciale da parte di Ryanair, sostenendo che la compagnia violi i diritti alla protezione dei dati dei consumatori secondo il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’UE.

Danni ai Consumatori e alle Agenzie di Viaggio

Entrambe le azioni legali sostengono che le procedure di Ryanair non solo ostacolano il business delle agenzie di viaggio, ma rappresentano anche un danno per i consumatori. Molte persone si affidano alle agenzie di viaggio per beneficiare di un servizio più personalizzato e per avere supporto in caso di cambiamenti di prenotazione o richieste di rimborso. Le politiche di Ryanair, secondo i querelanti, rendono difficile per le agenzie fornire questi servizi fondamentali.

La Difesa di Ryanair

Ryanair ha risposto affermando che le sue procedure, sia biometriche che non, sono pienamente conformi a tutte le regolamentazioni GDPR. Secondo la compagnia, il sistema di verifica è stato introdotto per garantire la sicurezza dei passeggeri e per verificare le informazioni che spesso non vengono fornite dalle agenzie di viaggio.

Conclusione

Con la class action avviata in Italia e il reclamo presentato in Spagna, si profila un quadro giuridico e etico complesso per Ryanair. Le decisioni che saranno prese potrebbero avere un impatto significativo sul futuro delle agenzie di viaggio e sulla tutela dei diritti dei consumatori in Europa. È chiaro che la questione ha innescato un dibattito vitale sulla lealtà competitiva e sui diritti dei consumatori, un dibattito che potrebbe avere ripercussioni ben al di là delle rotte aeree che Ryanair serve.

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